Una coalizione di ONG dice NO alla legge sulle misure di polizia (comunicato Amnesty International)

Una coalizione di ONG dice NO alla legge sulle misure di polizia (comunicato Amnesty International)

Berna, 25 marzo 2021 – Un’ampia coalizione di organizzazione non governative svizzere lancia oggi la propria campagna contro la legge sulle misure di polizia (MPT), al centro di un referendum in votazione il 13 giugno prossimo. Le organizzazioni mettono in guardia contro il potere arbitrario che questa legge accorda alla polizia e la minaccia che la stessa fa pesare sullo Stato di diritto.

«Questa legge accorderà alla polizia federale il potere di applicare misure coercitive contro delle persone innocenti e perfino contro bambini che ritiene potenzialmente pericolosi. Anche una protesta legittima potrebbe essere perseguita quale «atto terroristico»», ha dichiarato Patrick Walder, direttore del settore campagne di Amnesty International Svizzera. «La legge non favorisce la sicurezza, ma apre la porta all’arbitrio e all’esclusione. Questa legge mette in pericolo i diritti fondamentali, stigmatizza gruppi interi della popolazione e ricorda i metodi dei regimi autoritari. Per questo invitiamo a votare “no” alla legge sulle misure di polizia.»

Oltre ad Amnesty International e alla piattaforma delle ONG svizzere per i diritti umani, la coalizione contro la legge sulle misure di polizia include organizzazioni quali Giuriste e giuristi democratici svizzeri, Nostro diritto, dirittifondamentali.ch, humanrights.ch, Digitale Gesellschaft, Rete svizzera diritti del bambino, Federazione Svizzera delle Associazioni Giovanili, Donne per la pace Svizzera e, in Ticino, Associazione Uniti dal Diritto.

Le organizzazioni mettono in guardia contro le conseguenze sui diritti umani della legge federale sulle “misure di polizia” (MPT). La legge autorizza la polizia federale (fedpol) a stabilire delle misure coercitive contro individui sulla base di semplici ipotesi secondo le quali queste persone potrebbero in futuro costituire una minaccia.

Braccialetto elettronico, divieto di contatto, divieti geografici e perfino arresti domiciliari: queste misure potrebbero essere applicate contro delle persone che non hanno commesso alcun crimine e che non sono nemmeno sospettate di preparare un atto criminale. Con l’eccezione degli arresti domiciliari, la polizia federale potrebbe ordinare le misure coercitive di sua iniziativa e senza controllo giudiziario. Queste misure potrebbero essere perfino applicate contro bambini di 12 anni (per gli arresti domiciliari dai 15 anni).

Durante la discussione in parlamento sulla legge federale, le organizzazioni non governative hanno esplicitamente segnalato i pericoli che questa rappresenta per i diritti umani. Questa critica è stata condivisa da 60 professoresse e professori di diritto svizzero, dalla Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa e da alti rappresentanti delle Nazioni Unite. Nel settembre 2019, il Parlamento svizzero ha comunque adottato la legge senza apportare miglioramenti sostanziali, fatto che ha portato i movimenti giovanili dei partiti a lanciare un referendum.

«Le ONG sosterranno il comitato referendario con argomenti relativi ai diritti umani durante la campagna referendaria. Mobiliteremo i nostri soci e i nostri attivisti per convincere elettori ed elettrici a votare no a questa legge arbitraria”, ha dichiarato Patrick Walder.

Su questo sito trovate maggiori informazioni: www.amnesty.ch/misure-polizia

 

Organizzazioni non governative svizzere contrarie alla legge sulle misure di polizia

Amnesty International e la piattaforma delle ONG svizzera per i diritti umani (una rete di 90 ONG svizzere), con:
ACAT Svizzera
Associazione Uniti dal Diritto
Consiglio Svizzera per la Pace
Digitale Gesellschaft
dirittifondamentali.ch
Donne di Pace nel Mondo
Donne per la Pace Svizzera
Federazione Svizzera delle Associazioni Giovanili
Giuriste e Giuristi democratici svizzeri
GSsE
humanrights.ch
Nostro Diritto
Organizzazione mondiale contro la tortura
Public Eye
Rete svizzera diritti del bambino
Società per i popoli minacciati Svizzera
Solidarité sans frontières
Terre des Femmes