Perché votare NO all'iniziativa autolesionista (per l'autodeterminazione)

Meno diritti per gli Svizzeri

L’iniziativa ha come obiettivo dichiarato di abbandonare la Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo (CEDU). La conseguenza diretta e immediata è l’indebolimento dei diritti fondamentali degli Svizzeri che non potranno più ricorrere a delle istanze superiori per violazioni delle loro libertà fondamentali come la libertà d’espressione, il diritto a un processo equo e il diritto alla vita famigliare. La Costituzione svizzera non protegge tutti i diritti umani, proprio perché la Svizzera ha aderito alla Convenzione. La loro protezione è quindi a rischio qualora l’iniziativa dovesse passare.

L’abbandono dalla Convenzione avrebbe conseguenze gravissime per la protezione dei diritti degli Svizzeri!

In Svizzera decide già il popolo

La democrazia svizzera permette già oggi al popolo di decidere quali accordi internazionali accettare e quali no. Questa iniziativa non aggiunge quindi nulla che non sia nelle possibilità del popolo svizzero che è già oggi sovrano. Al contrario, questa iniziativa indebolisce la posizione della Svizzera verso l’estero nella sua forza di negoziazione per poter difendere i propri interessi.

L’iniziativa è quindi inutile perché non garantisce alcun diritto democratico in più al popolo svizzero, ma anzi toglie loro protezione dei diritti fondamentali.

Gli accordi sotto accusa dall’UDC non verranno toccati

L’assurdità di questa iniziativa è che, pur volendo attaccare la libera circolazione e gli accordi bilaterali, di fatto colpisce solo gli accordi che non sono stati votati dal popolo come la convenzione per la protezione dei diritti dei disabili, la protezione dei diritti dei fanciulli, accordi di ricerca e accordi economici di libero scambio (es.: con la Cina). Gli accordi sulla libera circolazione e gli accordi bilaterali non saranno invece minimamente toccati. Paradossalmente l’iniziativa mette a rischio di denuncia migliaia di accordi tecnici e di protezione giuridica fondamentale ai quali nessuno ha mai fatto opposizione.

Gli accordi internazionali regolano tutte le relazioni tra la Svizzera e il resto del mondo. Oltre a proteggere i nostri diritti fondamentali, questi accordi servono a proteggere i diritti contro le discriminazioni nei confronti della donna, i diritti dei fanciulli, i diritti delle persone con disabilità e l’ambiente. Il diritto internazionale è anche necessario per la nostra vita quotidiana.
Gli oltre 5’500 accordi internazionali che verrebbero messi potenzialmente a rischio di disdetta, regolano moltissimi aspetti della nostra vita quotidiana come:

  • Lo shopping online
  • L’utilizzo delle carte di credito
  • Il roaming telefonico
  • Lo scambio di informazioni contro il terrorismo
  • Le tariffe doganali
  • Il trasporto aereo
  • Controllo sui farmaci
  • L’importazione di automobili
  • La lotta contro la frode bancaria
  • Gli scambi di studio universitari (Erasmus)
  • L’importazione di beni alimentari
  • I visti turistici per i viaggi all’estero
  • L’utilizzo della navigazione satellitare (GPS)

E molti altri…

Questa iniziativa mette inutilmente a rischio gli accordi che non hanno mai ricevuto opposizione, mentre lascia invariati quelli che sono stati accettati in votazione popolari.

Un indebolimento per l’economia svizzera

La Svizzera ha un’economia aperta. Il commercio con l’estero rappresenta poco meno della metà di tutta la nostra economia. Senza accordi con l’estero per ridurre i dazi e le tariffe e facilitare gli scambi nell’ambito dell’innovazione, commercio, ricerca e diritti per difendere gli investimenti delle aziende elvetiche, la nostra economia finirebbe in ginocchio. Senza economia non c’è benessere e senza benessere non ci può essere una democrazia in Svizzera.

L’iniziativa è dannosa per il commercio estero e l’economia nazionale che ha bisogno di accordi sicuri e affidabili con i nostri partner commerciali nel mondo.


Più informazioni:

Proteggiamo i diritti degli Svizzeri e delle minoranze

Portando alla denuncia di centinaia di accordi giuridici, l’iniziativa per l’autodeterminazione attacca direttamente i diritti fondamentali delle minoranze come disabili, fanciulli e gli accordi contro la discriminazione delle donne, la protezione dei diritti umani degli Svizzeri, gli accordi per la lotta contro il terrorismo e numerosi altri. Con questa iniziativa indeboliamo la stabilità e la democrazia del nostro Paese.

Quando l’UDC afferma che tanto riusciremo a difendere gli interessi degli Svizzeri nella stessa maniera di oggi, afferma il falso.  Se l’iniziativa dovesse passare la Svizzera perderà potere di negoziazione e con esso la protezione dei nostri diritti e interessi.

La Svizzera ha una reputazione internazionale che giova a tutto il Paese!

Da più di 150 anni la Svizzera accoglie numerose istituzioni internazionali sia pubbliche che private, di cui 25 istituzioni internazionali hanno la loro sede in Svizzera oltre a più di 250 organizzazioni non governative riconosciute presso le Nazioni Unite. Solamente le istituzioni internazionali che hanno sede a Ginevra hanno un budget annuale di circa 6 miliardi di franchi con dei grossi benefici per l’economia svizzera.
La Svizzera è inoltre un Paese con un’importante reputazione internazionale per il rispetto dei diritti dell’Uomo e la sua neutralità. Se il nostro Paese dovesse accettare l’iniziativa, la reputazione internazionale del nostro Paese verrà messa in discussione e si perderà il nostro ruolo come partner affidabile nel mondo.

Un NO all’iniziativa autolesionista (per l’autodeterminazione)…

EVITA di uscire dalla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo che protegge i nostri diritti
EVITA la denuncia di numerosi accordi che difendono i diritti delle minoranze (es.: disabili, fanciulli)
EVITA caos e incertezze giuridiche per il nostro Paese
GARANTISCE che l’economia elvetica possa continuare a fare commercio con l’estero
GARANTISCE stabilità alla nostra democrazia
GARANTISCE al popolo svizzero la sovranità per votare sugli accordi internazionali come avvenuto finora