Economie suisse dice NO

Economie suisse dice NO

Anche Economiesuisse dice NO all’iniziativa per l’autodeterminazione!

(Riproduciamo l’articolo apparso sul Corriere del Ticino giovedì 18 luglio)

L’iniziativa detta “per l’autodeterminazione” mette in pericolo più di 600 accordi economici che garantiscono alle imprese svizzere un accesso ai mercati internazionali. Economiesuisse ha ribadito i motivi del suo “no” all’iniziativa UDC. 

Per la federazione delle imprese elvetiche, l’iniziativa denominata “il diritto svizzero anziché giudici stranieri” indebolisce e isola la Svizzera quale partner contrattuale sulla scena internazionale. Se fosse approvato in votazione, il testo genererebbe un risultato contrario a quello promesso. L’iniziativa metterebbe a repentaglio la collaudata e stabile interazione fra diritto nazionale e internazionale. Qualità svizzera significa anche che “rispettiamo gli accordi presi”, ha dichiarato davanti ai media riuniti a Zurigo Jan Atteslander, responsabile del dossier di politica economia estera di economiesuisse. Una perizia presentata nell’aprile di un anno fa dalla professoressa Christiane Kaufmann, dell’Università di Zurigo, era arrivata alla conclusione che un’approvazione dell’iniziativa aumenterebbe le incertezze giuridiche. La sua applicazione porterebbe inoltre alla necessità di uscire dall’Organizzazione mondiale del commercio e comporterebbe ad esempio difficoltà nell’accordo di libero scambio con la Cina. 

Numerosi accordi internazionali andrebbero rinegoziati e in caso di mancato accordo andrebbero “se necessario” disdetti. Il testo non precisa tuttavia a chi spetterebbe questa decisione. Ci sarebbero troppe questioni aperte da risolvere, ha dichiarato la titolare della cattedra di diritto internazionale ed europeo dell’ateneo di Zurigo. Per economiesuisse, la votazione che si terrà il prossimo 25 novembre è la “più importante” dell’anno. L’iniziativa chiede che la Costituzione federale prevalga sul diritto internazionale, fatte salve le disposizioni come il divieto della tortura.