Il comitato dei contrari all’iniziativa per l’autodeterminazione ha espresso le sue preoccupazioni durante la conferenza stampa del 4 ottobre a Berna per il lancio della campagna per il NO. «Nessuna iniziativa è mai stata così pericolosa per i diritti fondamentali», ha evidenziato Andrea Huber, dell’Alleanza della società civile – Fattore di protezione D.
«Si tratterebbe di un autogol incredibile, per le 97’000 imprese svizzere orientate all’esportazione un accesso sicuro ai mercati mondiali è assolutamente indispensabile», ha sottolineato François Gabella, vicepresidente dell’associazione dell’industria metalmeccanica Swissmem.
L’iniziativa rappresenterebbe un serio svantaggio per gli atenei e la piazza economica di Zurigo, sostiene il consiglio di Stato zurighese, poiché metterebbe a rischio «la partecipazione degli atenei svizzeri ai programmi europei di formazione e di ricerca. Università e Politecnici subirebbero perdite finanziarie.»