«Qualora venisse accettata, l’iniziativa per l’autodeterminazione nuocerebbe gravemente alla reputazione della Svizzera quale nazione democratica, comprometterebbe la sua stabilità giuridica nelle relazioni con partners internazionali e la sua credibilità come stato depositario delle convenzioni di Ginevra» – spiega l’Ordine degli Avvocati ginevrino. «In caso di accettazione dell’iniziativa, la Svizzera potrebbe essere costretta a uscire dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo (CEDU). Le protezioni garantite dalla CEDU non sono superflue: senza di esse, i tribunali non potrebbero verificare che le leggi federali rispettino i diritti fondamentali. La CEDU garantisce una sana amministrazione della giustizia.» Inoltre – secondo l’Ordine – «il diritto svizzero non è minacciato da giudici stranieri, in quanto tutte le udienze concernenti la Svizzera alla Corte europea dei diritti dell’uomo vengono svolte alla presenza di un giudice svizzero e non hanno mai minacciato la nostra indipendenza.»
