Secondo Giovanni Merlini, consigliere nazionale PLR, l’ottima reputazione della Svizzera dipende, oltre che dal suo successo economico e dal suo impegno per i diritti umani, anche dalla sua affidabilità quale partner internazionale. Il primato del diritto internazionale è sancito dalla nostra stessa costituzione, ma non è comunque un primato assoluto, poiché disponiamo di modalità flessibili per risolvere le incompatibilità fra norme nazionali e internazionali. “Negli ultimi anni però – sostiene Merlini – si sono fatte più frequenti le iniziative popolari miranti a modificare la Costituzione federale con disposizioni problematiche alla luce degli impegni internazionali della Svizzera, se non addirittura inconciliabili.” Se il Parlamento finora è sempre riuscito ad adattare queste modifiche costituzionali in forma di leggi, è soltanto grazie ai meccanismi flessibili di cui disponiamo. Gli iniziativisi “vorrebbero capovolgere la gerarchia normativa con uno schema rigido che non ammette eccezioni: la Costituzione federale assurgerebbe a fonte suprema del dritto della Confederazione” – spiega il Consigliere nazionale. Gli obblighi internazionali in contraddizione con la nostra costituzione andrebbero dunque adeguati o denunciati, ma non è chiaro chi dovrebbe farlo, come e quando. L’eventuale accettazione dell’iniziativa creerebbe di conseguenza incertezza giuridica e renderebbe la Svizzera un paese meno stabile a affidabile su scala internazionale.