Il giubbotto antiproiettile dei piccoli Stati

Il giubbotto antiproiettile dei piccoli Stati

L’argomento centrale dell’iniziativa per l’autodeterminazione è che il diritto nazionale è buono, mentre quello internazionale è cattivo – spiega Giovanni Merlini, consigliere nazionale PLR. “Oltre a non essere cattivo, il diritto internazionale non è neppure straniero: è diritto comune e quindi anche nostro. Il diritto internazionale è il giubbotto antiproiettile dei piccoli Stati che, non potendo far valere il diritto della forza, si difendono con la forza del diritto.”

L’iniziativa per l’autodeterminazione chiede di rinegoziare e nel peggiore dei casi denunciare gli accordi internazionali in contrasto con la Costituzione svizzera. Ciò – sostiene Merlini –  “è una pia illusione”, poiché al fine di rinegoziare un accordo bilaterale o multilaterale non basta che la Svizzera sia d’accordo, devono esserlo anche tutti gli altri. Inoltre, l’eventuale accettazione dell’iniziativa del 25 novembre creerebbe grande incertezza giuridica. Non è chiaro chi deciderà se è necessario denunciare un accordo, e nemmeno quando e come si procederà. Sarà il Consiglio federale, il Parlamento, o saranno forse i tribunali? Secondo il consigliere nazionale, “l’incertezza giuridica la farà da padrone e i conflitti di competenza sono già programmati.”

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