L’importanza del diritto internazionale per la sovranità e la sicurezza della Svizzera

L’importanza del diritto internazionale per la sovranità e la sicurezza della Svizzera

Liniziativa propugna l’autodeterminazione. In realtà, la sua accettazione indebolirebbe fortemente la sovranità, la capacità di agire e di trattare della Confederazione in qualità di controparte di accordi internazionali. Le conseguenze sarebbero imprevedibili, non solo per la posizione della Svizzera in campo internazionale, ma anche per il pericolo di eventuali contromisure. Per la piccola Svizzera, con un’economia ben integrata nell’economia mondiale, la solidità del diritto internazionale è vitale. Le imprese hanno bisogno di certezza giuridica, di stabilità e del libero accesso ai mercati. Devono avere fiducia nella nostra posizione. La Svizzera può affermarsi come nazione di esportazione grazie a una moltitudine di accordi commerciali e perché può far valere i suoi diritti per via giuridica. Toccati da un sì all’iniziativa in questione sarebbero non solo gli accordi con l’Unione europea (UE), come l’Accordo sulla libera circolazione delle persone, ma anche centinaia di accordi commerciali, come l’Accordo di libero scambio con la Cina ed anche oltre 130 accordi sulla protezione degli investimenti.

Il sì all’iniziativa toglierebbe unilateralmente validità a questi accordi; ciò equivarrebbe a una rottura istituzionalizzata di contratti. I partner della Svizzera non potrebbero più contare sulla fedeltà del nostro paese nell’onorare i suoi impegni. Infatti, gli accordi conclusi con la Svizzera sarebbero sempre sottoposti ad una riserva. Come partner di accordi la Svizzera si metterebbe fuori gioco e perderebbe la reputazione di interlocutore affidabile.

Si dovrebbero disdire pure tutti gli accordi sulla protezione degli investimenti poiché nuove trattative per accordi che fossero conformi al nostro diritto, sarebbero impensabili. Molti di questi accordi prevedono, in caso di espropriazione, un risarcimento adeguato, non integrale, e perciò si troverebbero in contrasto con la nostra Costituzione. Siccome la protezione degli investimenti privati serve a tutelare tramite accordi gli investimenti fatti all’estero da rischi non commerciali, per esempio dall’espropriazione senza risarcimento, è facile immaginarsi cosa significhi la disdetta di questi accordi per la nostra economia, per i nostri dipendenti, come pure per l’affidabilità della Svizzera come partner di contratti.

L’iniziativa per l’autodeterminazione metterebbe in gioco le fondamenta della prosperità della Svizzera. Effettivamente si tratta di un’iniziativa dell’auto-spodestamento. Stop all’auto-spodestamento della Svizzera. No all’iniziativa cosiddetta dell’autodeterminazione.

Niccolò Raselli, giudice federale in pensione

Opinione apparsa sul Corriere del Ticino, 26 ottobre 2018